In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».
Commento
Il discorso della montagna presentato da Matteo ci racconta di Gesù che, in atteggiamento di maestro sapiente, illustra ai suoi discepoli un insegnamento nuovo che potremmo definire, in rapporto al contesto religioso del tempo, anticonformista. Generalmente, secondo la tradizione religiosa dell’Antica Alleanza, i figli d’Israele che godevano delle virtù della vita, del benessere economico e sociale, affettivo o professionale, erano ritenuti senza dubbio benedetti dal Signore. Al contrario, gli sventurati, caduti in disgrazia per motivi economici oppure per la perdita di un coniuge o della perdita della salute fisica, venivano considerati meritevoli di queste situazioni, perché ritenuti peccatori e dunque abbandonati dalla grazia benedicente di Dio. Gesù, nell’intento di offrire una visione nuova del volto misericordioso del Padre e del Suo Regno, pronuncia la parola Beati come promessa di bene, di gioia piena e benedizione per coloro che non hanno nessuna certezza e sicurezza dalla vita ma che ripongono ogni speranza in Dio solo. La nostra vita, la mia vita, è sempre una benedizione a prescindere da ciò che ho e che ottengo. Ogni volta che mi affido con semplicità e umiltà all’amore del Padre Celeste, sono beato. Dunque, se resteremo uniti a Cristo, che ha promesso la grazia della Beatitudine dei figli di Dio per coloro che in Lui confidano, cosa ci spaventa davvero?
Signore, donami oggi il coraggio di guardare con realismo ciò che rende difficile la mia vita, ma anche di sperimentare la beatitudine del Tuo amore che consola e guarisce.
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