In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
Commento
Nelle mie giornate, tra il lavoro, la spesa, la casa, le riunioni online, a volte capita di dover mettere la sveglia al cellulare per ricordarmi l’ora della preghiera. Il rischio è quello di arrivare a sera e per l’ennesima volta dire: “Scusa Gesù, mi sono dimenticata di pregare”. Anche Gesù, dopo una giornata piena di gesti di bene, si ritira a pregare. Mi domando: “ma Gesù ha bisogno di pregare?”. Beh, se la preghiera è un chiedere qualcosa, probabilmente no; ma se pregare è aprire la mia vita e lasciarmi abitare dalla presenza di Dio, allora anche Gesù ne ha bisogno. Gesù pregando dimora nel cuore di Dio! Immagino questa intimità profonda di Gesù col Padre. E un po' la invidio! Il rischio è di dedicare tanto tempo alla testimonianza del Vangelo, in maniera da riempirci la giornata e di sentirci soddisfatti, ma senza avere avuto il tempo di pregare: ciò sarebbe come vivere per Lui, senza incontrarLo e starci insieme. Oggi Gesù ci dice che possiamo avere un colloquio intimo con Dio e che questo può riempire il nostro cuore. Questo colloquio è la preghiera.
In questa giornata mi ritaglio dieci minuti d'orologio per mettermi in ginocchio, nel silenzio, a parlare a Dio di me, degli altri, di Lui.
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