In quel tempo, si avvicinò a Gesù uno degli scribi e gli domandò: «Qual è il primo di tutti i comandamenti?».
Gesù rispose: «Il primo è: "Ascolta, Israele! Il Signore nostro Dio è l'unico Signore; amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Il secondo è questo: "Amerai il tuo prossimo come te stesso". Non c'è altro comandamento più grande di questi».
Lo scriba gli disse: «Hai detto bene, Maestro, e secondo verità, che Egli è unico e non vi è altri all'infuori di lui; amarlo con tutto il cuore, con tutta l'intelligenza e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso vale più di tutti gli olocàusti e i sacrifici».
Vedendo che egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: «Non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno aveva più il coraggio di interrogarlo.
Commento
"Ascolta, Amerai", li accolgo come due inviti: accogliere e vivere il primo ”Ascolta”, mi permette di poter concretizzare il secondo “Amerai”. Come a dirmi che non posso amare se non mi metto in ascolto. È proprio così. È un’esperienza concreta di vita che faccio ogni qualvolta mi pongo in preghiera davanti a Dio per chiedere di indicarmi la strada del Bene. In questo tempo quaresimale vivo come un privilegio il concedermi più tempo per ascoltare il Signore, la Sua Parola, perché posso amare solo ciò che conosco e conosco solo Colui, coloro, che ascolto. È l'ascolto che dirige mente e cuore fuori da sé e aiuta a de-centrarsi, a rivolgere lo sguardo "altro-ve", su altro, sull’Altro, sugli Altri. Solo così lo sguardo e l’ascolto saranno nuovi anche su me stessa. È una preghiera che mi accompagna quotidianamente quella in cui chiedo di rivolgere lo sguardo, l’orecchio altro-ve non su di me perché impari sempre più a vedere e ascoltare non il mio io, nel bene e nel male, ma possa vedere e ascoltare, incontrare ed accogliere l’altro, gli altri: questo è il primo passo verso la realizzazione del secondo invito “amerai”. Il testo di oggi mi riporta al cuore di questo tempo di Grazia in cui ci è fatto dono di ri-tornare, di con-vertire lo sguardo, l’orecchio, le parole, i passi quindi tutto il cuore, tutta l’anima, tutta la mente, perché sia nuovo anche l’ "amerai" il Signore Dio, il prossimo e me stessa. Sento l’invito della Sua Parola rivolto a me?
Vieni Santo Spirito, rimani con me oggi: abita il mio desiderio di ascolto e di amare.
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