In quel tempo, Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo.
Si avvicinava intanto la festa dei Giudei, quella delle Capanne. Quando i suoi fratelli salirono per la festa, vi salì anche lui: non apertamente, ma quasi di nascosto.
Alcuni abitanti di Gerusalemme dicevano: «Non è costui quello che cercano di uccidere? Ecco, egli parla liberamente, eppure non gli dicono nulla. I capi hanno forse riconosciuto davvero che egli è il Cristo? Ma costui sappiamo di dov'è; il Cristo invece, quando verrà, nessuno saprà di dove sia».
Gesù allora, mentre insegnava nel tempio, esclamò: «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure non sono venuto da me stesso, ma chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
Cercarono allora di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettere le mani su di lui, perché non era ancora giunta la sua ora.
Commento
È significativo che proprio in questo venerdì di quaresima, mentre percorreremo insieme a Gesù la via crucis, sentiremo risuonare dentro di noi la Parola di oggi che ci racconta di un Gesù che, consapevole delle avversità e dei venti di morte che soffiano su di Lui, gira alla larga dalla Giudea e, quasi di nascosto, si infiltra alla festa. Mi ha colpito molto questo particolare perché ho capito che Gesù non si è mai consegnato alla “volontà di morte” che gli altri avevano su Lui, ma piuttosto ha continuato a porre umile fede e obbediente adesione alla volontà del Padre, volontà di vita e di amore. È per questo Padre e per questa volontà d’Amore che Gesù sarà disposto a consegnarsi alla morte quando sarà la giusta ora, l’ora dell’Amore, l’ora della resurrezione. Per me invece accade che davanti alle situazioni dolorose della vita, la malattia, un tradimento, il rifiuto, il fallimento, mi lascio mettere le mani addosso, mi lascio prendere ed eliminare. Mi rendo conto che paradossalmente è più facile lasciarmi trascinare nella volontà di morte che credere e perseverare nella volontà del Padre che mi chiede di credere nell’Amore sempre. Mi chiedo: a quale volontà obbedisco?
Oggi mi impegno a desiderare la vita anche quando tutto attorno a me dice morte, innanzitutto con un sorriso.
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