In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore. Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore. Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena.
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l'ho fatto conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga; perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome, ve lo conceda. Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri»
Commento
Rimanete nel mio amore! È bello questo luogo dove stare. È uno spazio dove posso abitare, sa di casa, è uno spazio di pensieri, di azioni, uno spazio dove liberamente posso esercitare la volontà di aderire alla legge dell'amore, la legge dei comandamenti. Un tempo da bambino non capivo bene questa legge, tutta un non fare; non sapevo bene come gestire le cadute che mi facevano scivolare fuori dal perimetro delle dieci colonne. Poi scoprendo che ho per Dio un Padre che mi aiuta e mi consiglia, rimanendo dentro la Sua Legge, abitandola ed esercitandola, ecco che i comandamenti mi appaiono sintetizzati nel comandamento che tutti li contiene, il comandamento dell'Amore. Il Padre e il Figlio testimoniano come si sta dentro questa Legge: tutto sta nell'amare, nell'amare il Padre e nell'imparare ad amare gli altri come il Padre e il Figlio mi amano. Insomma, se osservo la Sua Legge amo, da Lui sono amato e così riesco meglio ad amare Lui e i fratelli. Ha proprio un andamento circolare questo rapporto d'amore, mi tiene dentro l'impegno costante di superare quotidianamente tutte le mie stanchezze e incoerenze. Il frutto? La gioia! Sì, mi sono accorto che tutte le volte che supero la fatica di amare, il peso che ho sul cuore svanisce e mi invade una gioia che è profonda, serena e che rimane. È proprio vero: Dio mi ha scelto, non per meriti ma per amore, diversamente questo impegno ad amare e questo frutto della gioia non mi abiterebbero!
Oggi faccio una meditazione sui dieci comandamenti.
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