In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro.
E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro.
Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.
Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».
Commento
Spirito d'amore, concedimi la serenità di lasciarmi guidare dalla Parola del Cristo. Essa mi permette di capire l'autenticità e la gratuità del mio rapporto d'amore con Lui e con i fratelli.
Dalla storia antica, la compravendita rimane un elemento imprescindibile per stabilire il grado di civilizzazione di una certa popolazione. Le operazioni commerciali hanno fatto passare l'umanità da "primitiva" a "evoluta". Ma la radicalizzazione (fin troppo attuale) di questo aspetto rischia di farmi regredire. Anche nella logica degli amori e degli affetti ricerco un utile. Il vangelo di oggi disattende il rischio di monetizzare anche il mio cuore e quello altrui. A un mondo sempre più preoccupato a "prendere", oggi il Maestro parla di un "donare" che è anche un "perdere". Come in una celebre canzone Gesù oggi mi invita a chiedermi che cosa sono disposto a perdere per amare e sperare come lui. Proprio per questa speranza in-utile (senza utile) posso applicare nelle relazioni la stessa folle logica di Gesù. E proprio per questo amore capace di amare anche il nemico Lui ha dato tutta la sua vita. Ed io che cosa sono disposto a donare?
Oggi mi prendo l'impegno di donare del mio tempo a chi non può contraccambiare.
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