In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo.
Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti».
E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».
Commento
Signore apri le mie orecchie perché possa mettere in pratica i tuoi insegnamenti.
La parola che mi ispira questo brano di Vangelo è “ascolto”. Ieri mentre ero con il mio fidanzato e degli amici sono rimasta sorpresa perché Fabio ha chiesto informazioni su un viaggio che doveva fare una mia amica… Io non sapevo neanche dovesse partire, anche se lo aveva comunicato nella stessa serata a tutti e due, per cui avrei dovuto esserne a conoscenza anche io! Sono rimasta delusa di me e allo stesso tempo sorpresa di questo dono che Fabio coltiva quotidianamente e per cui lo devo ringraziare e da cui devo imparare. I discepoli, in questo brano di Vangelo, hanno avuto un comportamento diverso perché, mentre attraversavano la Galilea con Gesù, quando il maestro parlava loro di come sarebbe avvenuta la sua morte e risurrezione rimangono nell’ignoranza, perché hanno timore e non vogliono fare altre domande per capire quello di cui stava parlando. Probabilmente avevano timore perché non volevano fare la figura degli ignoranti, forse volevano primeggiare. Infatti Gesù nella seconda parte del vangelo li redarguisce con un bellissimo insegnamento dicendo: "Se uno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo di tutti". Ti ringrazio Signore per il dono dell’ascolto, attraverso cui posso esprimere una grande umanità e umiltà. So utilizzarlo nel miglior modo possibile o posso crescere ancora in questo dono?
Oggi dico di sì al bene che ho di fronte, partendo dall’ascolto attento dei fratelli, ci sono per loro.
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